Cerca nel blog

giovedì 1 novembre 2012

Eventi che hanno rischiato di degenerare in un conflitto atomico

L'espressione "terza guerra mondiale" è sopravvissuta alla fine della Guerra fredda ed è riferita attualmente ad ogni potenziale conflitto globale futuro, coinvolgendo solitamente armi nucleari. La possibilità che un terzo conflitto mondiale abbia luogo tra superpotenze è stata sostituita dalla minaccia di un attacco nucleare da parte di una piccola fazione non legata necessariamente ad uno Stato particolare, evento che potrebbe provocare rappresaglie capaci di dare il via ad un distruttivo effetto domino. Questo timore è infatti nutrito dall'elevato numero di armi nucleari ancora in circolazione e dal sempre maggior rischio di attentati terroristici a seguito degli attentati dell'11 settembre 2001e della successiva cosiddetta "Guerra al terrorismo" lanciata dagli Stati Uniti.
 
La crisi dei missili di Cuba del 1962 è generalmente ritenuto l'evento che più di ogni altro ha rischiato di degenerare in un terzo conflitto mondiale. Fra le altre crisi che misero a repentaglio la pace fra le due superpotenze, ne riportiamo alcune:
  • novembre 1950 - aprile 1951; Guerra di Corea: il massiccio intervento delle truppe cinesi in appoggio ai nordcoreani provocò una grave crisi in seno alle forze delle Nazioni Unite, costrette a ripiegare a sud del 38º parallelo. Il 30 novembre il presidente americano Harry Truman comunicò l'intenzione degli Stati Uniti di utilizzare qualsiasi mezzo, comprese le armi nucleari, per venire a capo della situazione coreana: la proposta trovò subito l'appoggio del leader sudcoreano Syngman Rhee, di numerosi alti esponenti della sicurezza nazionale americana (tra cui il generale Curtis LeMay), e soprattutto del comandante delle forze ONU in Corea, il generale americano Douglas MacArthur, che il 24 dicembre elaborò una lista di 26 obiettivi cinesi da colpire con armi nucleari; al contrario, gli alleati degli Stati Uniti (ed in particolare Regno Unito e Canada) espressero la loro netta contrarietà all'utilizzo di armi nucleari. Pressato dagli alleati, Truman accettò di risolvere la crisi coreana per vie diplomatiche; a causa di ulteriori gravi contrasti con il presidente, l'11 aprile MacArthur fu sollevato dal comando e sostituito con il generale Matthew Ridgway.
  • 26 luglio 1956 – marzo 1957; Crisi di Suez: l'Egitto si oppone all'occupazione militare del canale di Suez da parte di Regno Unito, Francia ed Israele. Quando l'URSS minacciò di intervenire al fianco dell'Egitto e di usare armi atomiche contro Londra e Parigi, gli Stati Uniti costrinsero francesi e britannici a ritirarsi. Nikolaj Aleksandrovič Bulganin, l'allora premier dell'Unione Sovietica, ammonì il Primo ministro del Regno Unito Anthony Eden con queste parole: "Se questa guerra non si ferma porta il pericolo di trasformarsi in una terza guerra mondiale".
  • ottobre 1973; Guerra del Kippur: l'attacco a sorpresa da parte di Egitto e Siria contro Israele provoca una grave crisi in seno alle forze israeliane, che rischiano di essere travolte; il capo di Stato Maggiore israeliano Moshe Dayan chiese ed ottenne il permesso preliminare all'uso di armi nucleari tattiche contro le forze arabe; la comunicazione, intercettata dai sistemi di rilevamento, provocò l'immediato stato d'allerta nucleare in Unione Sovietica e l'innalzamento a DEFCON 3 per le forze americane di stanza nell'area. Le due superpotenze si fecero immediatamente promotrici di pressioni diplomatiche volte a pervenire ad un cessate il fuoco tra i due contendenti.
  • 9 novembre 1979: gli equipaggi dei missili balistici LGM-30 Minuteman americani vennero messi in stato di massima allerta dopo che il computer comunicò il lancio da parte dei sovietici di un massiccio attacco nucleare contro gli Stati Uniti; l'allarme era in realtà generato da un video di esercitazione, erroneamente trasmesso sui computer del sistema di primo allarme americano. L'allarme raggiunse il NORAD, provocando il panico e scatenando reazioni disordinate; solo dopo sei minuti la rete satellitare americana diede conferma che nessun attacco sovietico era in corso.
  • 26 settembre 1983: a causa di un malfunzionamento, un satellite di pre-allarme sovietico rilevò erroneamente il lancio di cinque missili balistici americani diretti in URSS. Il colonnello Stanislav Petrov, in servizio nel centro di controllo della rete satellitare sovietica, si rifiutò di inoltrare l'allarme ai suoi superiori, dubitando dell'attendibilità di un attacco condotto con soli cinque missili; poco dopo, il guasto venne scoperto e lo stato di emergenza annullato
  • 8-9 novembre 1983; esercitazione Able Archer 83: l'URSS interpretò un test sulle procedure d'attacco nucleare della NATO come una copertura per un vero attacco e conseguentemente innalzò il proprio livello di allerta.
  • 25 gennaio 1995; Incidente del missile norvegese: il lancio di un razzo norvegese per ricerche scientifiche fu rilevato da un centro di controllo radar russo nei pressi di Pečora e scambiato per il lancio di un missile Trident a testata nucleare, diretto su Mosca; la Norvegia aveva precedentemente avvisato 30 paesi del lancio, Russia inclusa, ma il ministero della difesa russo, negligentemente, non aveva avvisato di questo i tecnici del rilevamento radar. Per la prima ed unica volta vennero attivate le procedure complete per ordinare un lancio di rappresaglia da parte delle forze nucleari russe, che il presidente Boris Eltsin doveva autorizzare facendo uso delle sue "chiavi nucleari" (in russo Cheget). Dopo otto minuti, i satelliti russi confermarono che il razzo era diretto non su Mosca ma sulle isole Svalbard, ed il conto alla rovescia per la rappresaglia nucleare venne annullato.
  • 12-26 giugno 1999; incidente di Pristina: le forze NATO ebbero l'ordine di impossessarsi dell'aeroporto di Pristina (Kosovo), ma vennero precedute dalle truppe russe. In risposta, il comandante americano Wesley Clark, capo della missione Allied Force, ordinò al generale inglese Mike Jackson di far intervenire i paracadutisti, ma questi si rifiutò rispondendo: "Non ho intenzione di iniziare la terza guerra mondiale per voi".

Nessun commento:

Posta un commento