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L'ordigno dell'apocalisse

Un ordigno dell'apocalisse è un immaginario strumento in grado di annientare tutta la vita sulla Terra, o distruggere la Terra stessa,portando l'Apocalisse.
Gli ordigni dell'apocalisse si sono affacciati nella letteratura e nell'arte soprattutto nel XX secolo, quando i progressi della scienza e della tecnologia hanno permesso agli esseri umani di immaginare un modo definitivo e plausibile di distruggere attivamente il mondo, o tutta la vita che vi abita, o quantomeno di cancellare la specie umana. Numerosi classici della fantascienza trattano questo tema e tra i primi esempi vi è il romanzo La nube purpurea (The Purple Cloud, 1901) di M.P. Shiel in cui la fuga accidentale di un composto gassoso uccide ogni persona sul pianeta.
In seguito all'avvento delle armi nucleari, in particolare della bomba all'idrogeno (o bomba H), sono state queste il componente dominante delle immaginarie macchine del giudizio universale. Nel 1950 il fisico Leo Szilard teorizzò la bomba al cobalto, un particolare tipo di bomba H che, producendo un fallout nucleare di lunga durata, avrebbe potuto cancellare la vita dalla Terra. L'esperto di strategia Herman Kahn propose una "Doomsday Machine" negli anni cinquanta che avrebbe dovuto consistere in un computer collegato ad un arsenale di ordigni all'idrogeno, programmati per detonare e avvolgere il pianeta nel fallout nucleare al segnale di un attacco nucleare lanciato da un'altra nazione.
« Supponiamo che, al costo diciamo di dieci miliardi di dollari, si possa costruire un ordigno la cui unica funzione sia di distruggere ogni forma di vita umana. L'ordigno verrebbe protetto da qualsiasi azione nemica, installandolo magari centinaia di metri sottoterra, per essere poi collegato a un computer connesso a sua volta, mediante un sistema di comunicazione efficiente e sicuro, a centinaia di sensori disseminati per tutti gli Stati Uniti. Il computer verrebbe poi programmato in modo tale che se, diciamo, cinque bombe nucleari esplodessero sopra gli USA, l'ordigno si innescherebbe e distruggerebbe la Terra... »
(Herman Kahn, On Thermonuclear War, 1960)
 
Tale schema, per quanto immaginario, costituisce per molti gli estremi della logica suicida che sta dietro alla strategia della distruzione mutua assicurata, o teoria M.A.D.

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