Il blog si pone l'intendo di esplorare il tema delle armi atomiche, cercando di capire quali sono le conseguenze positive o negative derivate dalla loro esistenza; e come i governi, e i cittadini si pongono di fronte al problema dell'esistenza e dell'uso di tali armi. Il nome di questo blog è un omaggio al romanzo: Cronache del dopobomba (Dr. Bloodmoney, or How We Got Along After the Bomb), un romanzo di fantascienza di Philip K. Dick che fu terminato verso la fine del 1963, ma fu pubblicato solo due anni più tardi con un titolo che riprendeva chiaramente il capolavoro kubrickiano Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba del 1964.
L’intreccio di questo romanzo è costruito intorno ad una tematica tipicamente fantascientifica: l’olocausto atomico. Nel romanzo si intrecciano le tematiche della guerra, del nazismo e anche della sopravvivenza in un mondo rovinato dalle esplosioni atomiche. sebbene non tratteremo direttamente di scenari apocalittici futuribili, il romanzo è un chiaro esempio di come la paura delle guerre atomiche ha influenzato la popolazione mondiale; fin dal primo uso di tali armi durante la seconda guerra mondiale. Il fatto stesso che si siano creati filoni letterari e artistici intorno ai pericoli e alle possibilità delle armi nucleari ci mostra come esse siano un punto importante della storia dell'evoluzione umana. Oggi siamo tutti testimoni degli effetti delle armi nucleari, e conosciamo la loro pericolosità: sia attraverso documenti storici, sia attraverso racconti, romanzi, documentari e movimenti politici. Come sarebbe il mondo se oggi non fossimo tutti a conoscenza dei pericoli delle armi nucleari? se non avessimo visto con i nostri occhi e sentito con le nostre orecchie?
| « La deterrenza è l'arte di creare nell'animo dell'eventuale nemico il terrore di attaccare. Ed è proprio a causa dei congegni che determinano la decisione automatica irreversibile, escludendo ogni indebita interferenza umana, che l'ordigno "Fine di Mondo" è terrorizzante, eh, eh, eh, e di facile comprensione. E assolutamente credibile e convincente. » |
| (da Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba) |
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