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La strada che portò alla bomba


Il fondamento teorico da cui è nata la bomba atomica è il principio di equivalenza massa-energia, espresso dall'equazione E=mc² prevista nella teoria della relatività ristretta di Albert Einstein. Essa dice, in termini pratici, che la materia può essere trasformata in energia e viceversa. Successivamente si avanzò l'ipotesi che questo principio potesse spiegare i fenomeni di radioattività naturale di alcuni elementi e che fosse alla base dei meccanismi nucleari che davano vita alle stelle. L'idea che una reazione nucleare si potesse anche produrre artificialmente e in misura massiccia, sotto forma cioè di reazione a catena, fu sviluppata nella seconda metà degli anni trenta in seguito alla scoperta del neutrone. Alcune delle principali ricerche in questo campo furono condotte in Italia da Enrico Fermi.
Fermi, così come altri scienziati, cercò rifugio negli Stati Uniti d'America per evitare le persecuzioni naziste. Si creò così un gruppo di brillanti menti tra cui: (Enrico Fermi, Leo Szilard, Albert Einstein, Edward Teller ed Eugene Wigner).
Nel 1939, gli scienziati Fermi e Szilard, in base ai loro studi teorici, persuasero Albert Einstein a scrivere una lettera al presidente Roosevelt per segnalare che c'era la possibilità ipotetica di costruire una bomba utilizzando il principio della fissione ed era probabile che il governo tedesco avesse già disposto delle ricerche in materia. I tedeschi infatti avevano avviato un programma scientifico che si prefiggeva di costruire un arma nucleare, a capo del quale c'era il fisico tedesco Werner Karl Heisenberg.
Il governo statunitense cominciò così a interessarsi alle ricerche; e con l'aiuto di molti dei più grandi fisici dell'epoca (Fermi, Einstein, Bhor, Szilard, Teller, Winger e altri...) fondò il il Progetto Manhattan che nel 1942 crebbe fino a occupare più di 130 000 persone e arrivò a costare oltre 2 miliardi di dollari dell'epoca (corrispondenti a 28 miliardi di dollari del 2008).
La direzione scientifica del progetto venne affidata al fisico statunitense Robert Oppenheimer mentre il Generale Leslie Groves ne fu nominato comandante militare e la sede direzionale-amministrativa del progetto fu posta appunto in un edificio rigorosamente segreto nel quartiere di Manhattan a Ne York.
La problematica industriale era incentrata sullo sviluppo delle tecnologie costruttive di un ordigno atomico e sulla produzione di una quantità sufficiente di materiale fissile di adeguata purezza. Le bombe "vennero alla luce" nei laboratori nazionali di Los Alamos.
Furono quattro le bombe atomiche fabbricate nell'ambito del Progetto Manhattan.
Tutti questi congegni furono sviluppati principalmente al Los Alamos National Laboratory e allestiti durante la primavera del 1945.

I bomba:
La prima bomba realizzata (chiamata con il nome in codice di "The Gadget", in italiano "l'arnese") fu fatta esplodere con successo nel primo test nucleare di sempre (il "Trinity") alle 5:29:45 (ora locale) del 16 luglio 1945. La bomba esplose correttamente con una potenza di 19-21 chilotoni e un rendimento dalle due alle quattro volte superiore a quello inizialmente previsto. Sul sito del test, in seguito all'esplosione, si formò un residuo vetroso al quale, una volta rinvenuto, venne dato il nome di "trinitite".


II bomba:
La seconda bomba costruita, la Mk.1 (nome in codice "Little Boy", in italiano "ragazzino"), fu la prima arma nucleare della storia a essere stata utilizzata in un conflitto attraverso il bombardamento di Hiroshima durante gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale. Il mattino del 6 agosto 1945 alle 8:16.




III bomba:
La terza bomba approntata fu la Model 1561 (Mk.2) dal criptonimo di "Fat Man" (in italiano "uomo grasso", nome che per altro viene usato per indicare genericamente anche le prime bombe basate sul medesimo progetto) che, al pari di "Little Boy", trovò anch'essa un'applicazione militare come secondo e ultimo ordigno nucleare mai adoperato in combattimento con l'incursione su Nagasaki al termine del secondo conflitto mondiale.Il 9 agosto 1945 alle 11:02 ora locale.


IV bomba:
Non vi sono dettagli invece sulla quarta bomba ma Groves e Oppenheimer avevano avvisato il Dipartimento della Guerra statunitense di avere disponibile per il 12 agosto 1945 un ulteriore "nocciolo" di plutonio con il quale poter predisporre eventualmente una seconda "Fat Man". Il nome in codice era Thin Man (in italiano "uomo magro").

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